PH-NOTIZIA-3

COLLOQUIO DI SELEZIONE SERVIZIO CIVILE: piccola guida pratica!

MA COME TI VESTI?!
Partire dal presupposto “l’importante è che sia bello dentro!” e disinteressarti del come appari fuori, non è una bella idea! Senza nulla togliere al valore delle tue esperienze e delle tue motivazioni, anche il “come ci si presenta” dice qualcosa di noi agli altri. E visto che la selezione, per quanto approfondita, non dura che qualche minuto della nostra vita, è opportuno giocarsi al meglio questo tempo, mostrando un messaggio coerente dentro e fuori rispetto alla motivazione al SC (e in generale a qualsiasi posto di lavoro ricercato). Quindi, caro aspirante volontario: pettinati, mettiti in ordine, pensa il giorno prima a come andrai vestito!
Non esiste un dress-code univoco per i colloqui, ma non cadere nella facile convinzione che per il colloquio in un Comune sia il caso di vestirsi in “giacca e cravatta” o che per il colloquio in una Cooperativa Sociale si opportuno vestirsi da “alternativi”.

AMICO, DAMMI IL CINQUE! NO, NON E’ COSI’!
Il colloquio di selezione è, lo dice la parola stessa, di selezione. Non è un momento per fare amicizia o per avere informazioni sul progetto. Certo, si possono fare anche domande, ma si tratta di un momento in cui qualcuno ve ne farà di più, per provare a conoscere voi e le vostre motivazioni. L’atteggiamento del candidato in selezione è importante. Evitate dunque di andare al colloquio con aspettative diverse da quelle di partecipare ad una selezione. Frasi tipo “bella fratello!”, “mi siete sembrati un po’ rigidini”, “è mancato un momento di presentazione iniziale” “pensavo più ad un momento di formazione” oltre a infastidire probabilmente chi vi deve selezionare, dichiarano una grande inconsapevolezza rispetto al contesto selettivo.

AUTOCONSAPEVOLEZZA: TI CONOSCI?
È normale che in sede di colloquio vi si chieda qualcosa di voi, anche al di là della trasposizione orale del vostro CV. Preparatevi a possibili domande sui vostri punti di forza e di debolezza, mostratevi un minimo consapevoli delle vostre caratteristiche personali e umane, perché, sappiatelo subito, queste sono fondamentali in un esperienza di SC, a volte anche di più del curriculum scolastico e professionale.

COERENZA: SIETE SICURI?
Dopo aver fatto le prove al punto precedente ed aver risposto che la vostra maggior qualità è l’adattabilità a qualunque contesto nel mondo (!) NON cominciate a lamentarvi con l’Ente perché vi ha convocato proprio il tal giorno alla tal ora. Chi ha presentato la candidatura siete voi! Cercate di dimostrate coerenza con quelle che dite essere le vostre caratteristiche e le vostre fortissime motivazioni al progetto.

PERCHÉ LO FAI?!
Una parte del colloquio di selezione fa riferimento alle motivazioni al SC: perché volete farlo? Non fatevi cogliere impreparati da queste domande, fate una prova. Proprio perché non è sempre facile esprimere le proprie motivazioni più profonde, è molto utile averle chiare in mente, essersi interrogati sinceramente. Qualcuno, in passato, che non ha saputo esprimere le proprie motivazioni o magari le ha “date per scontate” può non essere stato valutato positivamente: ricordate, le motivazioni sono il cardine dell’intera selezione!

In bocca al lupo ragazzi!
Martina & Stefania