Diplomata appena un anno fa, Agnese ha deciso di tornare a scuola, ma dalla parte opposta della cattedra, in aiuto di insegnanti e assistenti.

Agnese, in servizio civile a Mercato Saraceno

Parlaci un po’ di te Agnese. Come sei attivata al servizio civile?

Frequentavo l’istituto tecnico economico Renato Serra. Dopo il diploma e dopo aver passato un’estate spensierata è cominciato il mio anno di servizio civile all’interno di un progetto del mio comune. Nella mia adolescenza ho partecipato a vari centri estivi con il ruolo di animatrice, in supporto agli educatori. Ho potuto così capire la mia propensione verso il mondo dell’educazione, affascinata dalla spensierata visione del mondo dei bambini.

Ogni giorno svolgi molte attività. Quali?

Sono inserita nella scuola primaria Adolfo Righi di Mercato Saraceno. Come per tutti i progetti in ambito scolastico sono di supporto agli insegnanti e al personale scolastico. Normalmente svolgo le mia attività in classe, aiuto i bambini con qualche difficoltà nell’apprendimento, lo sprono e li incoraggio durante le lezioni. Nei momenti di gioco mi affianco a chi fa più fatica. Mi piace anche realizzare il materiale di supporto per la didattica.

Il servizio civile è fatto di tanti aspetti. C’è un aspetto che ritieni chiave?

La formazione. Senza dubbio. Serve essere sempre preparati, e questo lo si fa formandosi, durante il servizio ma anche fuori. Nella quotidianità, l’esperienza vera e propria, fatta di bambini e di vita condivisa, non ci si può improvvisare. Ora quei bambini sono diventati parte della mia vita di tutti i giorni, dolcemente, quasi senza accorgermene. Questo mi riempie di gioia. Un secondo aspetto è la riflessione, che arriva dopo questa consapevolezza. E’ incredibile quanto il servizio civile sia una esperienza che di natura ti porta a riflettere sulla tua vita, sulle scelte, di oggi come quelle future. Sui valori di una comunità, sulla carriera, ma soprattutto sul cambiamento.

Pensi che sia una esperienza utile al tuo percorso professionale?

Decisamente si. Per quanto mi riguarda vorrei intraprendere un percorso di studi per diventare insegnante, ma se non ci riuscirò, sono sicura che questa sia comunque una esperienza che segnerà le mie decisioni future. Ti forma, ti cambia e ti porta una consapevolezza di se stessi che difficilmente si può ignorare.

C’è tempo fino al 13 luglio per candidarsi al servizio civile regionale. Consigli?

Online si trovano tante testimonianze. Ormai che è una esperienza unica e irripetibile lo hanno detto tutti. Sicuramente bisogna fidarsi di chi viene prima di te e vive queste esperienze segnanti. Il servizio civile ti dona occhi nuovi con cui guardare il mondo. Ti dona un punto di vista in grado di cambiare realmente la tua comunità. Sono veramente tante le testimonianza di meravigliose vita trasformate, non sono un caso sporadico! Fidatevi e sperimentate!

Ricordi qualcosa che porterai sempre con te di questo anno?

Ogni classe mi ricorda qualcosa di speciale. I momenti più belli che custodirò sempre con me sono quelli in cui i bimbi si aprono e ti chiedono consiglio, parlando delle loro esperienze di vita. Sembrano necessità banali, per loro sono tutto. E’ impagabile l’affetto e la spontaneità dei bambini. Mi riempiono le giornate di gioia!