La scelta di Sara non dipende dal suo percorso di studi. Eppure, questa esperienza le sta dando tanto.

Sara, hai scelto il servizio civile, come mai?

Mi sono diplomata qualche anno fa presso l’istituto agrario di Cesena. Le mie passioni sono molto distanti dall’ambito di servizio civile che ho scelto: mi piacciono i videogiochi, le serie tv, e gli animali, con cui spero un giorno di lavorare. Mi piacciono i libri è vero, ma non ho scelto questa esperienza per questo motivo. Ho 21 anni e sentivo il bisogno di vivere questa esperienza per iniziare un cammino che mi portasse a maturare competenze spendibili nel mondo del lavoro.

Di cosa si occupa un volontario in biblioteca?

Frequentavo le biblioteche e mi hanno sempre affascinato dal punto di vista organizzativo. In questo anno sperimento tutte le attività necessarie a mantenere questo servizio adeguato, dalla ricezione delle richieste, alla consegna dei libri fino alla sistemazione degli scaffali. Io svolgo servizio nella biblioteca di Savignano sul Rubicone e non c’è solo l’utenza dedicata alla lettura. Ci sono utenti per le aree studio e attività laboratoriali di giovani e bambini. Inoltre ospitiamo anche alcune lezioni del Liceo Marie Curie di Savignano, diciamo che c’è molto movimento.

Quale aspetto ritiene più importante di questa esperienza tra i libri?

Tra i vari aspetti, quello più singolare che mi viene in mente è uno. Impari a far parte e comprendere quei punti di vista che in un primo momento  forse ritenevi quasi irrilevanti. Ad esempio, la figura stessa del bibliotecario. Da utente appena ti accorgi della loro presenza, silenziosa, calma, diciamo trasparente. Una mite presenza, attenta.  Eppure dietro c’è un mondo fatto di lavoro, fatica e cura. Quindi direi che l’aspetto principale che mi ha colpito è questo: mi ha permesso di sfatare un mito, quello del bibliotecario che non fa nulla! Nulla di più falso! 

Dando uno sguardo al tuo futuro, pensi possa esserti utile?

Credo che qualsiasi esperienza, se vissuta a pieno, possa incidere sul mio futuro. Qualsiasi, dalla formazione, al servizio ad un corso.  Svolgere servizio civile in un ambito diverso dal mio percorso di studi mi ha aiutato a sperimentarmi in qualcosa di diverso, e per me questo è tanto.

E’ attivo il bando regionale per il servizio civile 2022. Lo consigli?

Sono occasioni che non passano spesso. E’ utile per mettersi in discussione, come nel mio caso, in ambiti veramente distanti da se ma anche in percorso in linea con i propri sogni e ambizioni, come per Silvia, la mia compagna di avventure qui in Biblioteca Vendemini. Inoltre c’è un vantaggio. non da poco: il servizio civile può garantirti dei punti in graduatoria per la partecipazione ad alcuni bandi pubblici. Per chi volesse lavorare in settori pubblici, questo è un aspetto molto importante che non molti sanno.

Cosa porterai nel cuore dopo questo anno di servizio civile?

Aver capito l’importanza di questo mestiere. La mole di lavoro di un addetto ad una biblioteca non dipende dall’afflusso di utenti, come si può immaginare, ma bensì dalla mole di lavoro di cura che richiede un luogo denso di storia e cultura come una biblioteca. Ci sono stanze e stanze colme di libri da catalogare, inventariare, riporre sugli scaffali. Tutto questo non si fa da solo! Serve la mano attenta di personale qualificato e carico di passione. Posso definire la biblioteca il paradiso di chi ama l’ordine e per chi ha pazienza e il desiderio di curare le relazioni con tutti i tipi di utenti. Esperienza da provare!