La scelta di Valentina Crescimbeni, 26 anni, longianese, ama viaggiare e la lettura, ha deciso di sperimentarsi in un centro ludico educativo. Ha il desiderio di formarsi e trovare un lavoro stabile.
Valentina, hai scelto il servizio civile, perché?
Vivo a Longiano e mi sono diplomata qualche anno fa all’Istituto Alberghiero. Sentivo il desiderio di sperimentarmi in mezzo alle persone e ai ragazzi. Non so se il servizio civile mi aiuterà nel mio percorso professionale, sicuramente è una esperienza formativa importante e che mi sta dando tanto.
Ogni giorno svolgi diverse attività. Quali?
Il mio progetto è in ambito educativo. Nel concreto mi occupo di attività extra scolastiche, per intenderci doposcuola pomeridiani. Il mio tempo lo dedico ai ragazzi e le ragazze delle scuole medie, aiutandoli a recuperare le materie in cui hanno qualche difficoltà in più. Mentre in estate mi affianco alle educatrici, Laura e Valentina, nella gestione del centro estivo a cura di Oratorio Homo Viator. C’è da fare, sicuramente, ma facendo si impara!
Le attività sono rivolte a bambini, dai sei anni in sù. Ci sono aspetti che pensi siano distintivi di questa esperienza?
Sicuramente dal punto di vista personale ti fa crescere. Sono mamma di un bimbo di tre mesi, che ho dato alla luce proprio durante il servizio civile. Ho avuto la possibilità di fare tutta la maternità che mi spettava. Questo è un aspetto importantissimo, una conquista dei nostri rappresentanti nazionali poiché non da molto è stato riconosciuto questo diritto. Ora sono tornata in servizio e sono carica per le attività estive, pronta a mettermi in gioco e divertirmi insieme ai bambini!
Stai svolgendo servizio da sola o hai qualche collega?
Il servizio civile non è una esperienza solitaria. Innanzitutto, si è sempre affiancati per almeno 12 ore da un responsabile, nel mio caso Valentina, con cui condivido la maggior parte delle attività. Poi c’è Laura, educatrice del centro pomeridiano dedicato ai bambini della primaria, che ogni tanto aiuto nei momenti in cui c’è più da fare. Infine, c’è Nada, la mia compagna di servizio civile. Abbiamo iniziato questo percorso insieme, a settembre 2021, e abbiamo condiviso tutto il cammino di formazione, fatto di oltre cento ore tra lezioni in classe e online.
A breve potrebbe uscire il bando regionale per il servizio civile 2022. A chi lo consigli?
Oggi è sempre più difficile trovare una occupazione gratificante e stabile. Penso sia necessario fare buone esperienze per scegliere bene il proprio futuro. Credo che intraprendere il servizio civile sia una di quelle strade che ti aiuta a scegliere, ma non solo quello che ti piace, può farti capire anche ciò che sicuramente non vuoi fare. A chi è indeciso consiglio di individuare un progetto vicino, facendosi aiutare da Alessio e Martina del coordinamento provinciale di Forlì Cesena, che sia comodo per conciliare anche eventuali altri impegni che possono sopraggiungere durante l’anno di servizio.
Cosa porterai nel cuore dopo questo anno di servizio civile?
Sicuramente le persone che ho conosciuto. Ma non solo, anche l’esperienza personale che mi ha fatto conoscere aspetti del mio carattere che prima non avevo tenuto in considerazione. Il servizio civile ti cambia veramente la vita, la tua prima di quella degli altri!